Il nuovo amministratore delegato del Parma Calcio si incontra in Comune col sindaco

Nel più gattopardesco dei modi, con il consueto stile tra sudditanza e complicità, si è svolto negli uffici del Comune l’incontro tra il nuovo amministratore delegato del Parma Calcio 1913 S.r.l. e il sindaco Michele Guerra.

Dall’arrivo di Krause nel settembre 2020, è il quarto dirigente del Parma che interagisce col Comune per gestire l’affaire del nuovo stadio. Dopo Jaap Kalma, Stefano Perrone e Luca Martines, a quanto pare sarà Federico Cherubini a tentare di districare la matassa del più grande appalto pubblico dal dopoguerra della nostra città.

Ex dirigente della Juventus, inibito per 16 mesi dalla Corte Federale di Appello della FIGC nell’ambito del processo legato alle “plusvalenze fittizie”, scontata la sanzione, Federico Cherubini assume il ruolo di CEO del Parma Calcio 1913.

In 9 campionati e mezzo il Parma Calcio ha registrato oltre € 420 milioni di perdite

Non è ancora chiaro se al massimo dirigente del Parma verrà chiesto anche di fermare la spaventosa emorragia di denaro che ha visto il Parma Calcio 1913 registrare oltre € 420 milioni di perdite complessive, di cui almeno € 348 milioni ascrivibili alla gestione “americana” di Krause.

Ma a giudicare dalla campagna acquisti invernale del campionato 2024-2025, con la società che ha speso altre decine di milioni per giocatori di “prospettiva”, sembrerebbe proprio di no.

La posta in gioco del nuovo Tardini è altissima: sono € 1,5 miliardi in 90 anni che rischiano di finire a carico dei cittadini di Parma

Nonostante le enormi perdite economiche e i numerosi avvicendamenti ai vertici del club, i nostri amministratori comunali, che stanno scientemente affrontando un appalto pubblico in finanza di progetto che rischia di costare ai cittadini di Parma € 1,5 miliardi in 90 anni, sembrerebbero “tranquilli”.

Si veda Michele Guerra: “lo stadio deve restare pubblico” e così i cittadini rischiano di (ri)metterci fino a 1,5 miliardi in 90 anni!

Con il piano economico finanziario del nuovo stadio insostenibile e destinato a naufragare e la Conferenza dei servizi stagionata come un prosciutto, auguriamoci che questa “tranquillità” non si trasformi in “scelleratezza”.